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Viaggio III

La classe coinvolta nel progetto è la 3 A della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Mompiani” di Brescia. Partecipano 20 alunni.

L’Unità di apprendimento è stata svolta con la docente di Lettere.

Il modello didattico PATHS intende contribuire, in chiave filosofica, a creare una scuola inclusiva, di qualità, il cui fine sia formare, o migliorare, lo spirito critico e il senso di responsabilità negli alunni, nei futuri cittadini.

Obiettivo secondario, o forse strategia per far riflettere i ragazzi, è l’arricchimento lessicale che nasce dalla riflessione e dalla rifrazione della riflessione su una parola di uso comune, che così acquisisce molteplici significati e attribuzioni inattese.

La modalità di svolgimento della sessione è costituita da quattro fasi:

  1. intervento degli esperti di INDIRE e iniziale brainstorming sulla parola “viaggio” e successiva lettura dei testi consegnati, in gruppo;
  2. conversazione in classe della definizione della parola “viaggio”;
  3. lavoro di rielaborazione e creazione di un elaborato a casa, in gruppo, monitorato quotidianamente in classe;
  4. restituzione del prodotto agli esperti.

L’attività è stata proposta in una classe terza, a due mesi dalla fine della scuola. Si tratta di un gruppo molto unito e abituato a riflettere e a dibattere su argomenti di studio, di attualità o personali. È stata quindi un’attività fluida, che ha contribuito ad arricchire la conversazione e a rafforzare e migliorare le relazioni fra pari.

Ho scelto la parola “viaggio” perché la vita è un viaggio, fatto di tappe, di attese, di arrivi e di partenze, alcune scelte, molte capitate e il viaggio alla scuola secondaria di primo grado si sta concludendo per ripartire verso altre mete.

Come: il percorso didattico si è articolato nelle 4 fasi proposte dall’approccio filosofico PATHS - Per Parole.

Fase preparatoria/esplorativa (1° e 2° fase): gli esperti propongono la parola VIAGGIO come elemento da esplorare in tutte le sue possibili sfaccettature. Brainstorming. Una ragazza si offre di annotare alla lavagna le interpretazioni proprie e dei compagni: viaggio temporale, furgoncino della Volkswagen, nuove scoperte, avventura, pazienza, aereo e famiglia, ricordi, esperienza, esplorazione, attesa, emozioni.

Rispondendo alle sollecitazioni degli esperti, emerge che un viaggio si prepara o si subisce, può essere proposto o deciso da altri, si può decidere all’ultimo minuto, ma va sempre preparato perché si corrono dei rischi, anche se si possono cogliere gli imprevisti. Anche Colombo, senza averlo programmato, ha scoperto l’America. Può essere fisico o fatto sognando, mentre si dorme, o con il pensiero, leggendo un libro, immedesimandosi nei personaggi e vivendo le loro vicende. Ci sono viaggi importanti, per sensibilizzare al rischio di estinzione di animali e ambienti, o obbligati, tristi, come quelli di chi sta scappando dall’Ucraina. Il giudizio su un viaggio dipende anche da come siamo noi, dal nostro carattere e dalla nostra sensibilità. Se siamo chiusi, forse non lo viviamo pienamente, o forse sì, ma senza darlo a vedere, stando dentro di noi. Anche quello che abbiamo fatto in questi tre anni è un viaggio, ed è stato condizionato dalla pandemia. Adesso viviamo un po’ di paura dei cambiamenti e di nostalgia per quello che stiamo lasciando.

Al termine del brainstorming, gli esperti presentano brevemente gli autori dei testi che verranno consegnati, senza condizionarne la lettura e il percorso da seguire.

Ogni gruppo ha un solo testo. Viene spiegato che:

  1. devono individuare l’idea di “viaggio” dell’autore/autrice;
  2. possono essere d’accordo o meno con questa idea, possono tenerne conto oppure allontanarsene, e costruire un elaborato coerentemente, o ancora confrontarsi sul significato della parola “viaggio” condiviso da tutti i membri del gruppo, e creare un prodotto che sintetizzi le opinioni di tutti i partecipanti. [DURATA 2 ORE]

Fase laboratoriale (3° fase): i quattro gruppi sono stati decisi dall’insegnante e organizzati per livelli, anche tenendo conto delle amicizie e della collaborazione prevedibile, in modo da permettere a ciascun componente di partecipare attivamente al lavoro, che nessuno fosse trainato o togliesse spazio ai compagni, sia nella fase di dialogo sia in quella della progettazione e della costruzione del prodotto.

I testi vengono distribuiti ai ragazzi e in completa autonomia, dopo averli letti, si confrontano su come interpretarli, si organizzano sul prodotto da costruire e sulle modalità.

Queste la consegne:

  1. leggere il testo. Condividere le proprie opinioni e quella dello scrittore per formulare una definizione di viaggio;
  2. trovare un modo per presentare la propria idea di viaggio (canzone, poesia, fumetto, riflessione, disegno, video, intervista, audio, fotografia...) e realizzarlo;
  3. provare a esporre/presentare il proprio prodotto.

Alla richiesta di decidere se trovarsi a casa o proseguire in classe, tutti i gruppi hanno scelto di incontrarsi nel tempo libero. La settimana successiva, chiedendo quotidianamente se si fossero trovati e come procedesse l’attività, hanno sempre risposto con sicurezza, aggiornandomi sull’evoluzione della rielaborazione, senza aver mai bisogno di un confronto a scuola, magari con l’assistenza dell’insegnante. [DURATA non quantificabile, una settimana]

Fase valutativa (4° fase): alla presenza in video degli esperti, sempre nelle ore di lettere, i quattro gruppi hanno a turno presentato il proprio lavoro. Ciascun elemento del gruppo ha avuto un ruolo nella presentazione.

  • Il primo gruppo ha realizzato un cartellone su cui aveva riportato alcune frasi del brano preso da “L’esclusa” di Luigi Pirandello e disegnato alcuni oggetti simbolo del viaggio.
  • Il secondo gruppo ha scritto, accanto al testo “Prima del viaggio” di Eugenio Montale, l’idea condivisa di “viaggio”, quindi ha diviso in sequenze, disegnandole, e inserendo il testo.
  • Il terzo gruppo ha illustrato alcune sequenze di “Sette anni in viaggio” di Olga Tokarczuk.
  • Il quarto gruppo ha scritto un breve testo a partire da “Orientarsi con le stelle” di Raymond Carver. [DURATA 1 ORA]

Autovalutazione: tutti i ragazzi hanno accolto con curiosità la proposta di incontrare dei filosofi e hanno partecipato con entusiasmo alla conversazione, si sono impegnati nella rielaborazione e sono rimasti un po’ delusi quando il secondo incontro si è concluso, secondo loro, troppo presto. Avrebbero voluto continuare a dialogare...

Appena concluso il collegamento con i filosofi, hanno riferito di aver avuto qualche difficoltà con l’italiano, o nel non lasciarsi influenzare dal testo, ma anche che d’ora in poi non riusciranno più a pensare alla parola “viaggio” in un solo modo, e che sapranno che ogni parola può essere vista da tanti punti di vista, e magari non lo faranno sempre, ma sapranno che la loro opinione, la loro idea, non è detto che sia condivisa da altri e che non possa essere cambiata e arricchita dalle idee degli altri.

Quando: l’Unità di Apprendimento – in linea con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali (2012) riguardo gli obiettivi specifici di apprendimento – è stata inserita nella programmazione annuale 2021/22. È stata realizzata nel mese di marzo, nell’arco di una settimana.

Dove: Istituto Comprensivo Centro 3 – Secondaria di Primo Grado “G. Mompiani” di Brescia. Le attività sono state realizzate in presenza; solo gli esperti hanno dovuto partecipare in videoconferenza.


Scheda di progettazione dell'Unità di Apprendimento Presentazione in formato PDF

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