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EUGENIO MONTALE - Satura - Viaggio III

Nella nostra società tutto è organizzato e programmato, poco e niente viene lasciato al caso e il poeta si interroga se un imprevisto possa essere considerato una speranza.

PRIMA DEL VIAGGIO

Prima del viaggio si scrutano gli orari,

le coincidenze, le soste, le pernottazioni

e le prenotazioni (di camere con bagno

o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);

si consultano

le guide Hachette e quelle dei musei,

si cambiano valute, si dividono

franchi da escudos, rubli da copechi;

prima del viaggio s 'informa

qualche amico o parente, si controllano

valige e passaporti, si completa

il corredo, si acquista un supplemento

di lamette da barba, eventualmente

si dà un'occhiata al testamento, pura

scaramanzia perché i disastri aerei

in percentuale sono nulla;

prima

del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che

il saggio non si muova e che il piacere

di ritornare costi uno sproposito.

E poi si parte e tutto è O.K. e tutto

è per il meglio e inutile.

..................

E ora che ne sarà

del mio viaggio?

Troppo accuratamente l'ho studiato

senza saperne nulla. Un imprevisto

è la sola speranza. Ma mi dicono

ch'è una stoltezza dirselo.

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