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SENECA - Lettere morali a Lucilio - Tolleranza

Il brano è tratto dalle Lettere a Lucilio, una fitta corrispondenza tra Seneca e un suo amico e discepolo. Lo scambio epistolare, tra i due, costituisce l’occasione per trattare tematiche morali, filosofiche, politiche. Nelle lettere emerge la capacità speculativa di Seneca, attento indagatore dell’animo umano.

Pensi che la virtù di chi espugna coraggiosamente le mura dei nemici non equivalga alla virtù di chi sostiene l’assedio con una costanza straordinaria? Grande è Scipione che blocca e cinge Numanzia d’assedio e costringe reparti invincibili ad apprestare la loro stessa rovina; grande è l’animo degli assediati, quell’animo che ben sa di non essere bloccato, poiché gli è aperta la morte, ed emette l’ultimo respiro nell’abbraccio della libertà. Anche le altre componenti positive dell’animo sono equivalenti: tranquillità, semplicità, generosità, costanza, equanimità, tolleranza. Tutte sono infatti sottese da un’unica virtù, che rende l’animo retto e saldo.

 

 

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