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PRIMO LEVI – Se questo è un uomo - Libertà

In questo brano tratto da Se questo è un uomo, Primo Levi descrive la deportazione come ebreo ad Auschwitz, l’esperienza del campo di sterminio e l’impulso a testimoniare come sopravvissuto la resistenza alla negazione della dignità umana. Questo brano rappresenta la libertà negata, l’umiliazione di un uomo sottoposto a umiliazioni continue e a cui viene tolto tutto.

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato: vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi.

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