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JEAN-JACQUES ROUSSEAU - Il contratto sociale, I, 1 - Disuguaglianza

Incontriamo in questa lettura, tratta dal Contratto sociale, una delle più famose frasi di Rousseau: “L’uomo è nato libero e dappertutto è in catene”. Da questa constatazione deriva l’invito del filosofo alla ribellione e alla rivolta per riconquistare la libertà politica perduta.

L’uomo è nato libero e dappertutto è in catene. Persino chi si crede il padrone degli altri non è meno schiavo di costoro. Come si è prodotto questo mutamento? Lo ignoro. Che cosa lo può rendere legittimo? Credo di poter rispondere a questa domanda. 
Se considerassi soltanto la forza, e l’effetto che ne deriva, direi: fino a che un popolo è costretto ad obbedire e obbedisce, fa bene; non appena può scuotere il giogo e lo scuote, fa ancor meglio; poiché, riacquistando la propria libertà in base al medesimo diritto in base al quale gli è stata tolta, o è legittimato a riprendersela ovvero non si era legittimati a togliergliela. Ma l’ordine sociale è un diritto sacro, che serve di fondamento a tutti gli altri. Tuttavia questo diritto non viene dalla natura; esso è dunque fondato su convenzioni. Si tratta di sapere quali siano queste convenzioni…

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