Ogni accrescimento interiore – dovuto ad esperienze o a un aumento di conoscenza – ci porta ad ampliare i nostri confini, a spostare “più in là” i nostri limiti.
Dello spirito di gravità
Colui che un giorno insegnerà il volo agli uomini, avrà spostato tutte le pietre di confine; esse tutte voleranno in aria per lui, ed egli darà un nuovo nome alla terra, battezzandola – ‘la leggera’. Lo struzzo corre più veloce del più veloce dei cavalli, ma anche lui ficca ancora pesantemente la testa nella terra pesante: così pure l’uomo, che ancora non sa volare. Pesante è per lui la terra e la vita; e così vuole che sia lo spirito di gravità! Ma chi vuol divenire leggero e un uccello, non può non amare se stesso: – questo è il mio insegnamento. Certo, non dell’amore di infermi corrosi dal male: giacché presso costoro anche l’amore di sé emana cattivo odore!
Bisogna imparare ad amare se stessi – questa è la mia dottrina – di un amore sano e salutare: tanto da sopportare di rimanere presso se stessi e non andare vagando in giro.
Questo vagolare si battezza col nome di ‘amore del prossimo’: con questa parola finora sono state dette le maggiori menzogne e commesse le peggiori ipocrisie, e specialmente da parte di coloro che riuscivano pesanti al mondo tutto. E, verità, quello di imparare ad amare se stessi non è un comandamento per oggi e domani. Piuttosto è questa, di tutte le arti, la più sottile, ingegnosa, lontana e paziente.
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