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FABIO STASSI – Invettiva contro la luna – (Con in bocca il sapore del mondo, 2018) - Follia

Questa antologia letteraria è stata il punto di partenza del progetto. La classe ha letto l’intera antologia e poi ha incontrato l’autore ponendogli delle domande. Tra i personaggi letterari che nel testo si raccontano, Alda Merini è stata una delle storie che più ha incuriosito i ragazzi.

Nel 1947 le venne diagnosticato il disturbo di bipolarità che ai tempi, ma anche adesso, è considerato un sinonimo di follia. Le sue poesie racchiudono la voglia di scappare dalla società che la circondava e dai problemi che ha dovuto affrontare. Era una donna che provava dissidi interiori, sentimenti e riusciva a sfogarsi grazie alla scrittura e andava avanti sempre; anche con tutti i problemi che si ritrovava ad affrontare come i ricoveri nelle cliniche psichiatriche, le delusioni e la vita folle che non si era scelta, la Merini è stata e sarà ancora capace di far rispecchiare molte persone nelle sue poesie. “Folle” e “pazzia” sono due parole molto ricorrenti nei suoi scritti. Grazie alla sua vicenda è stato possibile ripercorrere il modo in cui i matti venivano considerati e trattati dal punto di vista medico prima che si giungesse alla riforma di Franco Basaglia, che pure ha fatto parte dei testi da analizzare.

 

I POETI LAVORANO DI NOTTE 

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini

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