Questo testo di storiografia illustra la concezione medioevale della morte come “specchio” della vanità della vita.
“In un libro di educazione cristiana a base di esempi morali, l’autore, intorno al 1320, racconta che una dama aveva fatto acquistare dalla sua cameriera uno specchio: poiché non le piaceva affatto, l’aveva mandata a cercarne un altro. La cameriera allora le riportò un cranio dicendole: «Tenete, specchiatevici; non c’è in tutto il mondo specchio di vetro in cui possiate specchiarvi così bene!»”
- DANIELLE RÉGNIER-BOBLER - Lo specchio, in: PHILIPPE ARIÈS – GEORGES DUBY (a cura di), La vita privata. Dal Feudalesimo al Rinascimento Scarica
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