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26a Conferenza Internazionale sulla Privacy e sulla Protezione dei Dati Personali Wroclaw (PL)

Excursus sul tema della privacy e la protezione dei dati partendo dalla 26a Conferenza mondiale dei Garanti per la privacy che si tenne a Breslavia (Polonia) nel 2004. Il tema su cui si è aperta una riflessione è il complesso e articolato diritto alla protezione dei dati personali come strumento per la protezione del diritto alla dignità della persona.

Noi pensiamo di discutere soltanto di protezione dei dati, ma in realtà ci occupiamo del destino delle nostre società, del loro presente e soprattutto del loro futuro.

Abbiamo cominciato questa conferenza discutendo di sicurezza interna e internazionale, poi abbiamo rivolto la nostra attenzione al funzionamento del mercato ed all’organizzazione dell’impresa, al sistema dei media ed ai problemi della globalizzazione, al rapporto tra tecnologie e politica ed al modo in cui i cittadini fanno i conti con il loro passato. L’intero orizzonte dei temi di questi tempi difficili è davanti a noi.

Emerge un legame profondo tra libertà, dignità e privacy, che ci impone di guardare a quest’ultima al di là della sua storica definizione come diritto ad essere lasciato solo.

Senza una forte tutela delle informazioni che le riguardano, le persone rischiano sempre di più d’essere discriminate per le loro opinioni, credenze religiose, condizioni di salute: la privacy si presenta così come un elemento fondamentale dalla società dell’eguaglianza. Senza una forte tutela dei dati riguardanti le convinzioni politiche o l’appartenenza a partiti, sindacati, associazioni, i cittadini rischiano d’essere esclusi dai processi democratici: così la privacy diventa una condizione essenziale per essere inclusi nella società della partecipazione.

Senza una forte tutela del “corpo elettronico”, dell’insieme delle informazioni raccolte sul nostro conto, la stessa libertà personale è in pericolo diventa così evidente che: la privacy è uno strumento necessario per difendere la società della libertà, e per opporsi alle spinte verso la costruzione di una società della sorveglianza, della classificazione, della selezione sociale.

Anche nella lotta al terrorismo non bisogna mai perdere la memoria di quel che è avvenuto nei regimi totalitari, dove violazioni profonde dei diritti fondamentali sono state possibili proprio grazie a massicce raccolte di informazioni che hanno consentito un controllo continuo, capillare e oppressivo della stessa vita quotidiana: la privacy si specifica così come una componente ineliminabile della società della dignità : parola, questa, scritta all’inizio della Costituzione tedesca proprio come reazione alla logica nazista e che, oggi, apre la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Due termini, intimità e rispetto, consentono di avvicinarsi al tema della dignità cogliendone le complesse sfaccettature.
L’intimità ci parla di qualcosa di inviolabile e di inalienabile. Il rispetto ci parla del rapporto di ciascuno con tutti gli altri.

La dignità congiunge questi due dati, uno individuale ed uno sociale, e contribuisce a definire la posizione di ciascuno nella società.
[…] Nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, infatti, il diritto alla protezione dei dati è collocato proprio nella parte riguardante la libertà. Anche qui si riflette una importante evoluzione di questi anni, che ha trasformato l’antico diritto ad essere lasciato solo in una precondizione per l’esercizio di altri diritti e libertà fondamentali.

  • Parole a cui è associato questo materiale: Libertà
  • PATHS - Testo 8 - Libertà - IIS Boselli.pdf  Scarica
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