La scienza ha reso possibile osservare e comprendere fenomeni di cui spesso neppure conoscevamo l’esistenza. Questo però a discapito di un’unità del sapere e di una diversa lingua – quella scientifica appunto.

La teoria della relatività generale è piena di estrapolazioni, di semplificazioni della realtà, di ipotesi, la cui verifica a partire dalla noosfera è, almeno per il momento, inaccessibile all’osservazione e alla sperimentazione scientifica. Proprio per questo essa nel lavoro scientifico concreto, di tutti i giorni, occupa ancora un posto di scarso rilievo: interessa molto di più il filosofo che non il naturalista, che ne tiene conto soltanto quando si accosta alla realtà cosmica. Quando si ha a che fare con la biosfera si può fare a meno di riferirsi a essa, in quanto in questo ambito della realtà questa teoria non lascia alcuna traccia di rilievo scientifico. È così divenuto chiaro che qui, come per altri versi nel campo delle scienze atomiche, si sono resi disponibili per noi fenomeni scientifici che riguardano in primo luogo il pensiero dell’uomo e appartengono a un ordine di realtà diverso da quello in cui si svolge la vita umana e in relazione al quale è stato elaborato l’apparato scientifico.

• Tipologia di scuola: Secondaria di primo grado
• Disciplina: Filosofia
• Parole a cui è associato questo materiale: Diverso