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PINDARO ed ESIODO - Pace nella filosofia e mitologia greca - Pace II

Nella mitologia greca, Pace (Eirene) è una dea legata alla stagione primaverile che garantisce la prosperità della terra e del popolo, il cibo in abbondanza e l’armonia. Pace, insieme alle due sorelle Eunomia (Buon governo) e Dike (Giustizia), è custode delle porte dell’Olimpo e amministra le ricchezze per l’umanità.

Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology.

EIRENE era la dea della pace e della stagione primaverile. Era una delle tre Horai (Ore), divinità delle stagioni e custodi delle porte dell’Olimpo. Le sue sorelle erano Eunomia (Buon ordine) e Dike (Giustizia). Il nome di «Eirene» la parola greca per pace (eirênê) ma è anche strettamente connesso con la parola per «primavera» (eiar, eiarinos). Nell'antica Grecia la tarda primavera era la tradizionale stagione della campagna, il periodo in cui la pace era maggiormente a rischio. Eirene è stata probabilmente identificata anche con la Hora Thallo, il cui nome Esiodo usa come epiteto nella Teogonia. La sua figura opposta era Polemos (Guerra). Nell'arte classica la dea compare solitamente in compagnia delle sue due sorelle, Dike e Eumonia, che portano i frutti delle stagioni. Le statue della dea spesso la raffigurano come una fanciulla che tiene tra le braccia il neonato Pluto (Plutone). In questa veste è stata identificata anche con Demetra e Tykhe (Tyche), le dee della generosità agricola.

Esiodo, Opere e giorni 212 sgg.

Ma per coloro che danno giudizi diretti - cioè coloro che invocano la dea Dike (giustizia) – agli estranei e agli uomini del paese, e non si allontanano da ciò che è giusto, la città prospera e il popolo prospera in essa: Eirene (Pace), la nutrice dei bambini, è straniera nella loro terra e Zeus onniveggente non decreta mai una guerra crudele contro di loro. Né la carestia né il disastro perseguitano mai gli uomini che fanno la vera giustizia (Dike); ma con leggerezza si prendono cura dei campi con tutte le loro attenzioni. La terra lì porta vettovaglie in abbondanza, e sui monti la quercia porta ghiande in cima, e api in mezzo. Le loro pecore lanose sono cariche di velli; le loro donne portano figli come i loro genitori. Fioriscono continuamente cose buone, e non sono costretti a viaggiare per nave, perché la terra che dà il grano porta loro frutto.

Pindaro, Ode dell'Olimpo 13. 6 sgg.

Qui [in questa città] abita Eunomia (Buon Governo; Legalità) e quella fontana incontaminata di Dike (Giustizia), sua sorella, sostegno sicuro delle città; ed Eirene (Pace) della stessa famiglia, che sono gli amministratori della ricchezza per l'umanità - tre gloriose figlie di Themis, il saggio consiglio. Lontano dal loro percorso tengono l’orgogliosa Hybris (Insolenza), madre dal cuore feroce di Koros completamente nutrito. Ma a voi figli di Alete, quante volte le Ore [scil. Eunomia, Dike ed Eirene], addobbate con le loro corone, hanno dato la gloria del trionfo del vincitore per il valore supremo nei sacri giochi.

Lirica greca V Anonimo, Frammenti 101 - da Stobeo, Antologia.

Ascoltate, Oh Moire... ascoltate le nostre preghiere... inviateci Eunomia (Buon Ordine) fiorita di rose e le sue sorelle dal trono luminoso Dike (Giustizia) e Eirene (Pace) che indossa ghirlande, per far dimenticare a questa città le sue dolorose disgrazie.

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