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PIERPAOLO PASOLINI - Cosa sono le nuvole? - Meraviglia

C’è soltanto un grande infinito imperscrutabile. Da qui origina la poesia. La meraviglia non è altro che lo stupore di scoprire le nuvole, poco importa se il cielo è il fondale bucato di un teatro o quello vero e imprendibile. Nel finale i solidali Jago e Otello sono veramente i padroni del creato, proprio nell’attimo in cui ne avvertono l’esistenza e tanto basta. La smorfia si stempera nel sorriso, si stempera in un “a bocca aperta” che lascia passare la vita, le contraddizioni dell’identità e della realtà. Questa “pura realtà” pasoliniana resta proprio in questa incorruttibilità della vita che poi non è che l’innocenza, e che facilmente coincide con un non adattamento fiero e a volte inconsapevole, laddove ancora nulla si è lasciato sporcare e piegare dal peccato della modernità. Di fronte alle nuvole che non sanno cosa siano, questi due personaggi, ormai senza fili, sembrano assumere quasi le forme di fanciulli che giocano nella meraviglia del creato. Sono diventati i derubati che sorridono e che sorridendo rubano qualcosa al ladro come canta la voce di Domenico Modugno in questo piccolo capolavoro.

‘Che cosa sono le nuvole?’ in Capriccio italiano, 1967. https://www.youtube.com/watch?v=q0bTv7Cr2SY

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