Attendere prego...
MARIA MALATESTA - L’invenzione della fiducia. Medici e pazienti dall’età classica a oggi - Fiducia

La fiducia può essere pensata come uno degli elementi fondamentali delle relazioni umane. Anche in ambito medico-sanitario, la fiducia costituisce un ingrediente emozionale decisivo nell’orientare il rapporto di cura. Maria Malatesta ci porta a riflettere sui vari tipo di fiducia che si costruiscono nella relazione medico-paziente e come questi siano cambiati nel tempo.

La fiducia e il collante della vita sociale, la quale non potrebbe sopravvivere in un clima di totale sfiducia. […]

Dalla meta degli anni Ottanta del Novecento l’interesse nei confronti del tema della fiducia si e fatto strada all’interno del discorso pubblico. Scienziati politici e sociali vi hanno fatto ricorso per trovare una spiegazione a quella che appare come una progressiva erosione delle basi del la cooperazione sociale, della solidarietà e del consenso; ma il terreno sul quale il dibattito pubblico si e maggiormente animato e stato quello medico-sanitario. Dalle malpractices e dai reati imputati a medici e alle strutture sanitarie al recente movimento anti-vaccinale, i professionisti della salute sono stati la cassa di risonanza e di amplificazione di un sentimento popolare che ha messo in discussione quella fiducia istituzionale che i progressi scientifici e i sistemi sanitari universalistici avevano accresciuto in proporzione all’ottimizzazione delle loro prestazioni. Malgrado ciò, la sociologia medica non ha tenuto il passo col dibattito pubblico mettendo in campo ricerche di ampio respiro.

Eppure, anche in campo medico la fiducia non e un concetto scontato, soprattutto a causa della sua natura polisemica. Spesso, quando si parla di fiducia, si allude a una sorta di tacito accordo che lega il paziente al proprio medico in una direzione univoca; si parla poco del contrario, ossia del fatto che la fiducia deve essere accordata anche dal medico ai propri pazienti e che essa e il risultato di una relazione al cui interno sono compresi molti ingredienti emozionali, per nulla scontati, che risultano essere decisivi nell’orientare il rapporto di cura. Al tempo stesso, la fiducia e vissuta in modo differente dalle due componenti. Per il paziente e un concetto eterodiretto, che si esprime nella pratica dell’affidamento alle cure del medico. Per quest’ultimo, invece, la fiducia e un concetto autodiretto, rivolto prima di tutto nei confronti delle proprie capacita professionali. Per entrambi i soggetti la fiducia si esprime a vari livelli, poiché essa viene accordata dal medico e dal paziente, in maniera diversa, anche al funzionamento del sistema sanitario che fa da cornice al loro incontro e alla scienza che in esso vi si pratica. Non di fiducia, ma di fiducie e perciò più opportuno parlare.

La fiducia che si instaura tra il medico e il paziente e infine un concetto storicamente asimmetrico, perché non vi e corrispondenza paritetica tra i significati che essa rappresenta per i due attori della relazione. Per il paziente, la pregnanza semantica insita nel concetto di fiducia ha semmai come corrispettivo da parte del medico quello di responsabilità. La responsabilità e l’interfaccia della fiducia, la sua vera integrazione, che riporta al centro del discorso il fondamento paternalistico della relazione medico- paziente. La sua messa in discussione, in nome di una maggiore democratizzazione di questo rapporto, ha portato come risultato il riconoscimento giuridico dei diritti del paziente. La legge 219/2017 sul consenso informato e sulle dichiarazioni anticipate di trattamento e il punto di arrivo di un lungo processo iniziato nel 1948 con la Dichiarazione universale dei diritti umani.

  • MARIA MALATESTA - L’invenzione della fiducia. Medici e pazienti dall’età classica a oggi - Fiducia  Scarica
Per inserire commenti devi autenticarti.
Nessun commento.