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MARCEL MAUSS – Saggio sul dono - Dono

Marcel Mauss, in Saggio sul dono, mette in evidenza l’obbligo di ricambiare che accompagna il dono e quindi le implicazioni più generali di questa regola della reciprocità per il consolidamento delle relazioni sociali.

[…] Lo hau non è il vento che soffia. Niente affatto. Supponete di possedere un oggetto determinato (toanga) e di darmi questo oggetto; voi me lo date senza un prezzo già fissato. Non intendiamo contrattare al riguardo. Ora, io do questo oggetto a una terza persona che, dopo un certo tempo, decide di dare in cambio qualcosa come pagamento (utu); essa mi fa dono di qualcosa (taonga). Ora, questo taonga che essa mi dà è lo spirito (hau) del taonga che ho ricevuto da voi e che ho dato a lei. I taonga da me ricevuti in cambio dei taonga (pervenutimi da voi), è necessario che ve li renda. Non sarebbe giusto da parte mia conservare per me questi taonga, siano essi graditi o sgraditi. Io sono obbligato a darveli, perché sono uno hau del taonga che voi mi avere dato. Se conservassi per me il secondo taonga, potrebbe venirmene male, sul serio, perfino la morte. Questo è lo hau, lo hau della proprietà personale, lo hau, dei taonga, lo hau della foresta.”

“I taonga e tutti i beni rigorosamente personali sono dotati di uno hau, di un potere spirituale. Voi me ne date uno, io lo do a una terza persona: quest’ultima me ne dà un altro perché è spinta a fare ciò dallo hau del mio regalo, ed io sono obbligato a darvi questo oggetto, perché è necessario che vi renda ciò che in realtà è il prodotto dello hau del vostro taonga.” […]

Ciò che obbliga, nel regalo ricevuto e scambiato, è che la cosa ricevuta non è inerte. Anche se abbandonata dal donatore, è ancora qualcosa di lui. Per mezzo di essa, egli ha presa sul beneficiario, così come, per mezzo di essa, ha presa, in quanto proprietario, sul ladro. Il taonga, infatti, è animato dallo hau della sua foresta, della sua terra, del suo suolo; è veramente “nativa”: lo hau insegue tutti i detentori. […]

Quanto precede illumina due importanti sistemi di fenomeni sociali polinesiani e anche non polinesiani. Innanzitutto, si coglie la natura del vincolo giuridico creato dalla trasmissione di una cosa. E’ chiaro, per il momento, che nel diritto maori, il vincolo giuridico, vincolo attraverso le cose, è un legame di anime perché la cosa stessa ha un’anima, appartiene all’anima. Donde deriva che regalare qualcosa a qualcuno equivale a regalare qualcosa di se stessi. In secondo luogo, ci si rende meglio conto, ina tal modo, della natura stessa dello scambio di doni, di tutto ciò che noi chiamiamo prestazioni totali. Si comprende chiaramente e logicamente, nel quadro di questo sistema di idee, che è necessario rendere ad altrui ciò che è in realtà una particella della sua natura e della sua sostanza; accettare qualcosa della sua essenza spirituale, della sua anima; tenere per sé questa cosa sarebbe pericoloso e immorale, non solo perché sarebbe illecito, ma anche perché questa cosa che proviene da una persona, non sono moralmente, ma anche fisicamente e spiritualmente, questa essenza, questo nutrimento, questi beni, mobili e immobili, queste donne o questi discendenti, questi riti o queste comunioni, danno una presa magica e religiosa su di noi.

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