Attendere prego...
LUIGINA MORTARI – La pratica dell’aver cura - Autostima

La pratica di cura di una madre verso i propri figli necessita, come evidenziato da Luigina Mortari, di un ambiente facilitante che permetta un riconoscimento simbolico del valore del lavoro materno, così da offrire un supporto decisivo per superare le difficoltà e le incertezze che il ruolo educativo comportano. Per offrire cura è quindi fondamentale sviluppare la propria autostima e la sicurezza di agire in modo positivo e costruttivo.

Data la complessità del lavoro materno, delle energie fisiche, cognitive ed emotive che esso comporta, e tenendo conto che una madre, rispetto ai compiti che deve affrontare, ha a disposizione un sapere approssimativo, risulta evidente la necessità, tanto più se è alla prima esperienza di cura, di poter disporre del supporto di un ambiente facilitante. Facilitante quell'ambiente dove la madre può respirare il riconoscimento simbolico nei confronti del suo lavoro, riconoscimento che la mette nelle condizioni di coltivare il giusto livello di autostima necessario per far fronte alla consapevolezza delle difficoltà che il suo ruolo comporta. Ma oltre allo scaffolding simbolico, occorre anche quello relazionale-sociale, nel senso che alla madre - che oggi vive sempre più spesso realtà familiari nucleari - dev'essere offerta la possibilità di condividere la propria esperienza con altre madri, per discutere insieme convinzioni e dubbi, per interpretare con altre le esperienze di cura vissute, per confrontarsi con valutazioni differenti rispetto a questioni di non facile decidibilità.

  • LUIGINA MORTARI – La pratica dell’aver cura - Autostima  Scarica
Per inserire commenti devi autenticarti.
Nessun commento.