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LAURA ZANFRINI - Cittadinanze. Appartenenza e diritti nella società dell'immigrazione - Appartenenza

La fluidità è un valore aggiunto che fa della cittadinanza un concetto tanto attuale quanto centrale per la riflessione sull’appartenenza nella società contemporanea

Paradossalmente, inoltre, proprio la cittadinanza europea finisce col costituire un meccanismo che, includendo determinate persone, ne esclude altre, a dispetto del loro contributo all’economia continentale e alla stessa società civile europea, la cui ricchezza di espressioni – anche dal punto di vista dell’appartenenza etnica e culturale – rischia di essere sottovalutata attraverso la moltiplicazione dei soggetti «esclusi dall’interno», come li ha definiti Etienne Balibar (2004). All’opposto, la molteplicità dei contatti umani che le migrazioni internazionali – e più in generale il processo di globalizzazione – rendono accessibili potrebbe anche diventare un modo per fare nascere nuove forme di impegno transnazionale per affrontare problemi globali.

In definitiva, per effetto dei flussi migratori, accanto alle minoranze autoctone – da molto tempo insediate sul territorio o risultanti da uno spostamento dei confini nazionali – è andato crescendo il peso delle cosiddette minoranze alloctone, destinate a una progressiva assimilazione ai modelli culturali dominanti o, al contrario, a preservare la loro specificità culturale e religiosa, trasformandosi in vere e proprie minoranze «nazionali» all’interno del sistema statuale. Minoranze autoctone e alloctone pongono ambedue in discussione il paradigma dell’appartenenza politica fondata sulla cittadinanza «nazionale», considerato un dato indiscusso e naturale.

 

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