La natura da sola compie tutte le operazioni della bestia, mentre l’uomo partecipa alle sue in qualità di agente libero. La prima sceglie o scarta per istinto e l’altro mediante un atto di libertà, il che fa sì che la bestia non possa deviare dalla regola che le è prescritta anche quando le sarebbe di vantaggio il farlo, mentre l’uomo ne devia spesso a suo danno. Così un piccione morirebbe di fame vicino a un vassoio pieno delle migliori carni, e un gatto vicino a dei mucchi di frutta o di grano, sebbene entrambi potrebbero benissimo nutrirsi di quell’alimento che disdegnano; e così invece gli uomini dissoluti si abbandonano a degli eccessi che causano loro la febbre e la morte, perché l’intelligenza corrompe i sensi e la volontà parla anche quando la natura tace.
-
il [[post.post_date]] alle [[post.post_time]]
-
il [[subpost.post_date]] alle [[subpost.post_time]]
-