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JEAN-JACQUES ROUSSEAU – Contratto sociale - Società

La famiglia viene pensata da Rousseau come la più antica di tutte le società i cui tratti distintivi permettono di cogliere le caratteristiche e le dinamiche proprie delle società politiche.

Capitolo 2. Le prime società

La più antica di tutte le società e l’unica naturale è quella della famiglia, sebbene i figli restino legati al padre solo finché ne hanno bisogno per la loro conservazione. Appena tale bisogno cessa, il legame naturale si dissolve. I figli esonerati dall’obbedienza che dovevano al padre, il padre esonerato dalle cure che doveva ai figli, rientrano entrambi ugualmente nell’indipendenza. Se continuano a restare uniti, non è più per un legame naturale ma per un atto di volontà e la famiglia stessa si mantiene solo in base a una convenzione.

Questa libertà comune è una conseguenza della natura dell’uomo. La sua prima legge è di badare alla propria conservazione, le sue prime cure sono quelle che deve a se stesso; e appena si trova in età di ragione, essendo egli solo giudice dei mezzi adatti alla propria conservazione, diventa per questo padrone di sé.

La famiglia è dunque, se si viole, il primo modello di società politiche; il capo è l’immagine del padre, il popolo quella dei figli e, tutti essendo nati uguali e liberi, alienano la loro libertà solo in vista della loro utilità. Tutta la differenza consiste nel fatto che nella famiglia l’amore del padre per i suoi figli lo ricompensa delle cure che egli prodiga loro, mentre nello Stato il piacere di comandare supplisce a questo amore che il capo non ha per i suoi popoli.

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