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ITALO CALVINO - Se una notte d'inverno un viaggiatore - Comunicazione

Il Lettore non riuscendo a proseguire la lettura del romanzo torna in libreria dove incontra Ludmilla, anche lei accomunata dallo stesso problema. Il romanzo diventa così il punto di contatto, il mezzo di comunicazione tra i due che finiscono per innamorarsi.

Senta, perché non ci scambiamo i nostri numeri del telefono? – (Ecco dove volevi arrivare, o Lettore, girandole intorno come un serpente a sonagli!) – Così se uno di noi trova che nella sua copia c’è qualcosa che non va, può chiedere aiuto all’altro... Tra tutt’e due, avremo più probabilità di mettere insieme una copia completa.

Ecco, l’hai detto. Cosa c’è di più naturale che tra Lettore e Lettrice si stabilisca tramite il libro una solidarietà, una complicità, un legame?

Puoi uscire dalla libreria contento, uomo che credevi finita l’epoca in cui ci si può aspettare qualcosa dalla vita. Porti con te due aspettative diverse e che entrambe promettono giornate di gradevoli speranze: l’aspettativa contenuta nel libro – d’una lettura che sei impaziente di riprendere – e l’aspettativa contenuta in quel numero di telefono, – di riudire le vibrazioni ora acute ora velate di quella voce, quando risponderà alla prima tua chiamata, tra non molto, anzi, già domani, con la fragile scusa del libro, per chiederle se le piace o non le piace, per dirle quante pagine hai letto o non hai letto, per proporle di rivedervi...

Chi tu sia, Lettore, quale sia la tua età, lo stato civile, la professione, il reddito, sarebbe indiscreto chiederti. Fatti tuoi, veditela un po’ tu. Quello che conta è lo stato d’animo con cui ora, nell’intimità della tua casa, cerchi di ristabilire la calma perfetta per immergerti nel libro, allunghi le gambe, le ritrai, le riallunghi. Ma qualcosa è cambiato, da ieri. La tua lettura non è più solitaria: pensi alla Lettrice che in questo stesso momento sta aprendo anche lei il libro, ed ecco che al romanzo da leggere si sovrappone un possibile romanzo da vivere, il seguito della tua storia con lei, o meglio: l’inizio d’una possibile storia. Ecco come sei già cambiato da ieri, tu che sostenevi di preferire un libro, cosa solida, che sta lì, ben definita, fruibile senza rischi, in confronto dell’esperienza vissuta, sempre sfuggente, discontinua, controversa. Vuol dire che il libro è diventato uno strumento, un canale di comunicazione, un luogo d’incontro? Non per ciò la lettura avrà meno presa su di te: anzi, qualcosa s’aggiunge ai suoi poteri.

Questo volume ha le pagine intonse: un primo ostacolo che si contrappone alla tua impazienza. Munito d’un buon tagliacarte t’accingi a penetrare i suoi segreti. Con una decisa sciabolata ti fai largo tra il frontespizio e l’inizio del primo capitolo. Ed ecco che...

Ecco che fin dalla prima pagina t’accorgi che il romanzo che hai in mano non ha niente a che fare con quello che stavi leggendo ieri.

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