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HANS CHRISTIAN ANDERSEN - Biancaneve e i sette nani (versione originale: WILHELM E JACOB GRIMM, Biancaneve) - Specchio

Questa versione meno nota della fiaba di Biancaneve raccontata dallo scrittore danese Hans Christian Andersen presenta da subito in modo sintetico il ruolo centrale giocato dallo specchio nel dare avvio alla catena degli eventi narrati nella fiaba.

‘In pieno inverno, una regina era seduta accanto a una finestra incorniciata di ebano. Mentre cuciva, osservava i fiocchi di neve che cadevano, quando all’improvviso si punse un dito con l’ago e tre gocce di sangue caddero sulla neve. “Come vorrei avere un bambino bianco come la neve, con i capelli neri come l’ebano e le labbra rosse come il sangue!” pensò la regina. Qualche mese dopo, la regina mise al mondo una bambina uguale a come l’aveva desiderata: la chiamarono Biancaneve. Purtroppo, però, pochi giorni dopo la regina morì. Dopo un anno il re si risposò. La sua seconda moglie era tanto bella ma anche molto cattiva. Aveva uno specchio magico davanti al quale si sedeva chiedendo: “Specchio, specchio cortese, chi è la più bella del Paese?”. E lo specchio rispondeva: “Sei tu, o mia regina”. La regina allora era soddisfatta, perché lo specchio non diceva bugie. Biancaneve intanto cresceva.’

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