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GEORGE MINOIS - Storia del mal di vivere. Dalla malinconia alla depressione - Autostima

George Minois ci conduce in un’interessate riflessione sugli effetti che la società contemporanea, basata sull’edonismo e sulla permissività, produce sui singoli individui, sulla psiche, sulle emozioni e sull’autostima delle persone umane.

La democrazia favorisce, per ragioni evidenti di seduzione, l’edonismo, l’ottimismo e la permissività. Il politico promette al cittadino la felicità attraverso l’applicazione di un programma socioeconomico e le multinazionali gli promettono la felicità con il consumo immediato di beni sempre più numerosi. L’atmosfera euforica viene mantenuta da festeggiamenti, giochi, animazioni, trasmissioni incentrate sul narcisismo.

Tutti questi elementi, analizzati a fondo dai sociologi, formano un insieme coerente che rappresenta una formidabile macchina di produzione di depressi. Fatto ancora piùnotevole, questa società edonistica utilizza i suoi soggetti depressi come un settore di consumo per l’industria farmaceutica e i servizi medici, psicologici e parapsicologici; li ricicla come ricicla i rifiuti. Torneremo su questo tema. In definitiva, i modelli proposti dalla societàcontemporanea generano il mal di vivere in due modi opposti. Da una parte il mal di vivere di tipo psicofisiologico, che puòcondurre alla depressione in coloro che aderiscono a questi modelli ma che si ritengono incapaci di raggiungerli, costringendosi in una logica di fallimento che mina la loro autostima. Dall’altra, un mal di vivere di tipo intellettuale, il pessimismo di coloro che rifiutano tali modelli ed effettuano un’analisi negativa dell’evoluzione dell’umanità - analisi che estendono all’intera esistenza. Fra questi due poli esistono certamente molte tipologie intermedie, senza contare i pessimisti depressi.

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