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FRIEDRICH NIETZSCHE - Così parlò Zarathustra - Luce

La luce è qualcosa che fa chiarezza, un momento che chiarisce e fa comprendere cose rimaste oscure fino a quel momento.

Proemio di Zarathustra

Zarathustra dormì a lungo, e non solo l'aurora passò sopra il suo viso, ma anche la mattinata. Alla fine però riaprì gli occhi. Guardò meravigliato la foresta e il silenzio, guardò meravigliato in se stesso. Poi si levò di scatto, come un navigante che scorga a un tratto la terra, ed esultò: giacché aveva scorto una verità nuova. E così parlò allora al suo cuore:

Mi si è fatta luce dentro: ho bisogno di compagni e di uomini vivi - non di compagni morti e di cadaveri da portare con me dove voglio.

Ma di compagni vivi, ho bisogno, che mi seguano perché vogliono seguire se stessi - e là dove io voglio. Mi si è fatta luce dentro: non alla folla parli Zarathustra bensì a dei compagni! Non diventi Zarathustra pastore e cane di un gregge! Per stornare molti dal gregge - per questo sono venuto.

Adirarsi dovranno con me folla e gregge: predone vuole essere

chiamato Zarathustra dai pastori. Pastori, dico, ma essi si chiamano i buoni e giusti. Pastori, dico, ma essi si chiamano i seguaci della fede verace. Guarda i buoni e giusti! Chi odiano essi di più? Colui che spezza le loro tavole dei valori, colui che infrange, che delinque: ma questi è colui che crea.

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