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FËDOR M. DOSTOEVSKIJ – Il giocatore - Orientamento

Come orientarsi liberamente nelle scelte personali? Dostoevskij affronta questo tema in relazione al gioco d’azzardo pensato da molti come un’opportunità per saldare i propri debiti. Il gioco assume un ruolo centrale nel destino delle persone che si affidano alle scommesse per risolvere i propri problemi. Ma i calcoli in base alle puntate precedenti portano davvero a essere padroni della situazione?

«Quatre!»75, annunciò il croupier. In tutto, con la posta precedente, ero nuovamente in possesso di seimila fiorini. Avevo ormai l'aria del vincitore, non temevo più nulla e buttai quattromila fiorini sul nero. Una decina di persone si precipitò, seguendo il mio esempio, a puntare a sua volta sul nero. I croupiers si scambiavano occhiate e confabulavano tra loro. Tutt'intorno vociferavano e aspettavano.

Uscì il nero. Da questo punto non ricordo più né l'entità né l'ordine delle mie puntate. Rammento soltanto, come in un sogno, che avevo già vinto, mi sembra, sedicimila fiorini; improvvisamente, in tre giri sfortunati, ce ne rimisi dodicimila; poi puntai gli ultimi quattromila sul  passe (ma, a questo giro, ormai non sentivo più nulla; mi limitavo ad attendere, meccanicamente, senza pensare), e vinsi di nuovo; dopodiché vinsi altre quattro volte di fila. Ricordo soltanto che rastrellavo i soldi a migliaia; rammento inoltre che, più frequentemente di tutti, uscivano i dodici intermedi, cui mi ero attaccato. Comparivano con una certa regolarità, immancabilmente tre o quattro volte di seguito, poi sparivano per due giri e infine tornavano nuovamente per tre o quattro volte di fila. Questa stupefacente regolarità si presenta talora per certi periodi, ed è proprio ciò che disorienta i giocatori che fanno i loro calcoli con carta e matita. E come son tremende in tal caso le beffe del destino!

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