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FËDOR M. DOSTOEVSKIJ – Delitto e castigo - Ambiente II

L’ambiente socio-economico in cui gli esseri umani vivono determina ineluttabilmente il loro comportamento? L’ingiustizia sociale causa necessariamente la commissione di un delitto? Dostoevskij ci porta a riflettere su tali quesiti attraverso la storia di Raskòlnikov, un giovane russo che nella San Pietroburgo di metà Ottocento si macchia di un grave crimine.

Porfìrij Petròvic tornò dopo un momento. Aveva ora un aspetto molto gaio.

“Dopo le ore passate ieri in casa tua, fratello, avevo una testa... E mi sento come spezzato”, cominciò, con un tono molto diverso da quello di prima, ridendo e volgendosi verso Razumìchin.

“Ebbene, la discussione fu interessante? Ieri vi lasciai nel momento più interessante, vero? Chi riportò la vittoria?”

“Nessuno, naturalmente. Ci siamo fermati sugli eterni problemi, ci siamo librati nell'aria.”

“Figurati, Ròdja, su quale questione ci siamo fermati ieri: esiste o non esiste il delitto? Come t'ho detto poco fa, di sciocchezze ne son venute fuori non poche! E che c'è di straordinario! Una vecchia questione sociale”, rispose Raskòlnikov, distratto.

“La questione non era stata formulata così”, osservò Porfìrij.

“Non proprio così, è vero”, assentì subito Razumìchin col suo solito fervore. “Ascolta quel che dico, Rodiòn, e di' la tua opinione, voglio che parli anche tu. Iersera non stavo nella pelle e t'aspettavo: avevo detto agli amici che tu saresti venuto... Si cominciò dalla concezione dei socialisti. Concezione nota a tutti: il delitto è una protesta contro l'anormalità dell'organizzazione sociale nient'altro, e non s'ammettono altre cause, non s'ammette nulla...”

“Cominci a spropositare!”, gridò Porfìrij Petròvic, che andava visibilmente animandosi e rideva continuamente guardando Razumìchin, cosa che l'eccitava ancora di più.

“Non s'am-met-te nul-la!”, l'interruppe Razumìchin, infocato; “non dico spropositi... Ti farò vedere i loro opuscoli: tutto il male avviene perché "l'ambiente corrode", nient'altro! È la loro frase preferita! Da questo consegue immediatamente che, se la società fosse organizzata in modo normale, sparirebbero di botto tutti i delitti, poiché non ci sarebbe più ragione di protestare e tutti diverrebbero onesti in un batter d'occhio. Della natura non si tiene conto, la natura vien messa al bando, la natura non è presa in considerazione! Secondo loro non è l'umanità che, raggiunta l'ultima tappa dell'evoluzione attraverso le vie della storia e della vita, si trasformerà in una società normale, no; è il sistema sociale che, venendo fuori da un cervello matematico, assesterà immediatamente tutto il genere umano e in un batter d'occhio lo renderà giusto e puro, prima che si sia svolto qualsiasi processo vitale, senza che esso sia passato attraverso le vie della storia e della vita!

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