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EUGENIO MONTALE - Ossi di seppia - In limine - Wall

La raccolta Ossi di seppia di Eugenio Montale viene pubblicata nel 1925 a Torino, per le edizioni gobettiane di “Rivoluzione liberale”. Ossi di seppia comprende ventitre liriche ed e una delle otto sezioni della prima raccolta di poesie di Montale.

Alle otto sezioni della raccolta fa da cornice un’introduzione (In limine) e una conclusione (Riviere).

In limine. Sulla soglia. Inizia su un confine il cammino poetico di Eugenio Montale. Un muro si staglia sin dalla prima lirica di fronte a chi accede alla poesia degli Ossi di seppia, una costruzione che, quanto piu si procede addentro al cuore della raccolta, tanto piu la si percepisce incombente – almeno sino alla meta dell’opera. Nel leggere l’opera il lettore ha sempre la sensazione di trovarsi in una paradossale stasi e che il poeta non lo conduca mai al di la de “l’erto muro”, ma che lo accom- pagni mantenendosi sempre nella dimensione citeriore. Montale sembra indurre il lettore a sperare in un superamento del limen, mentre per se stesso ammette l’inviolabilita del confine. Un muro, dunque, si erge, lucidamente definito dai critici del poeta ligure come “separazione (invalicabile) da zone edeniche, ovvero da una condizione finalmente felice” – Aberto Casa- dei nella sua monografia su Montale - un ostacolo frapposto tra l’io poetico e la sua felicita nel quale vengono ipostatizzate situazioni di prigionia di varia natura – personale, socio-politica, esistenziale, metafisica. Questa ipostasi tesse un filo con- duttore interessante che collega i diversi componimenti degli Ossi di seppia. Le occorrenze di “muro” o di parole affini (come, ad esempio, “muraglia”) si registrano in poesie collocate, infatti, in posizioni sensibili, “strategiche” della raccolta.

 

In limine: l’immagine del ‘muro’ nella poesia di eugenio Montale

Godi se il vento ch’entra nel pomario 1

vi rimena 2 l’ondata 3 della vita:

qui dove affonda un morto 4

viluppo di memorie,

orto non era, ma reliquiario 5.

Il frullo 6 che tu senti non e un volo,

ma il commuoversi 7 dell’eterno grembo:

vedi che si trasforma questo 8 lembo

di terra solitario in un crogiuolo 9.

Un rovello 10 e di qua dall’erto muro 11.

Se procedi 12

t’imbatti

tu forse nel fantasma che ti salva:

si compongono 13 qui le storie, gli atti

scancellati 14 pel giuoco del futuro.

Cerca una maglia rotta nella rete 15

che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!

Va, per te l’ho pregato, – ora la sete

mi sara lieve, meno acre la ruggine...

 

 
1 frutteto
 
 8 questo... di terra: cioè, il pomario
 
 
2 riporta
 
 9 crogiuolo: di vita e attivita 
 
 
3 la forza, il senso
 
 10 rovello: assillo, tormento
 
 
4 morto... memorie: inutile groviglio di ricordi
 
 11 erto muro: l’alto muro di cinta del pomario
 
 
5 dove, cioe, le “morte” memorie sono custodite come reliquie
 
 12 procedi: in senso spaziale e/o temporale
 
 
6 del vento del verso 1
 
 13 si compongono: si accumulano
 
 
7 commuoversi... grembo: trasalire della natura (eterno grembo)
 
14 scancellati... futuro: destinati ad essere cancellati dal tempo
 
 
 
 
 15 rete... stringe: la rete della realta che ci imprigiona 
 
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