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Chiave

Il percorso PATHS per parole si è attuato in una classe prima di scuola secondaria di primo grado. Si è sviluppato nelle quattro fasi previste. La parola su cui si è lavorato è CHIAVE.

L’obiettivo del percorso è abituare gli alunni all’esercizio del pensiero critico attraverso la scoperta di nuovi significati e connotazioni di una parola di uso comune, per allargare lo sguardo sulle sfaccettature del lessico, sperimentare nuove metodologie, lavorare in gruppo, mettere in movimento tutte le intelligenze.

Come: il percorso didattico si è articolato nelle 4 fasi proposte dall’approccio filosofico PATHS - Per Parole.

Fase preparatoria/esplorativa (1° e 2° fase): la prima fase è rappresentata dal brainstorming condotta dagli esperti dell’INDIRE, presenti in classe in modalità telematica.

Alla lavagna, un volontario scrive le parole proposte con il brainstorming.

La classe partecipa in buona parte attivamente alla ricerca del significato della parola, mentre alcuni ragazzi e ragazze ascoltano con molta attenzione, ma non contribuiscono alla costruzione della mappa.

Durante il brainstorming i ragazzi hanno trovato moltissime accezioni relative ad una chiave fisica: può servire ad aprire e chiudere porte, cancelli, cassaforti, lucchetti.

Ognuna di queste distinzioni porta a scenari diversi, come l’idea di protezione, liberazione o all’opposto quella di prigione, costrizione.

Gli esperti hanno guidato i ragazzi attraverso domande, tese ad approfondire il senso di quanto proposto: qual è il significato del possedere le chiavi di casa? Voi ragazzi le avete? Cosa significano per voi? La chiave di un lucchetto di un diario segreto, quale significato ha? A cosa serve? Cosa mette sotto protezione?

Ma la chiave è anche la password per poter accedere a un account e ha dunque un significato oltre che di protezione di verità e originalità.

I ragazzi e le ragazze hanno inoltre parlato di chiave dei sentimenti, dell’aiuto che possono offrire le parole chiave per l’interpretazione di un testo, dell’immaginazione come chiave della fantasia, del potere di chi possiede la chiave del cuore di una persona, piuttosto che le chiavi della città: in questo senso sono passati alla lettura metaforica della parola.

Gli esperti di INDIRE sono sorpresi dal livello di discussione della classe, anche perché dichiarano di essere stati in dubbio rispetto alle potenzialità della parola, che si è rivelata invece molto ricca.

Nella seconda fase, il momento della presentazione dei testi, fanno inoltre presente che nella mappa del brainstorming sono già stati individuati i significati della parola chiave così come viene utilizzata dagli autori.

I tre testi sono delle poesie, piuttosto difficili: viene sottolineato più volte che i ragazzi non devono fare un’analisi testuale, ma leggere queste poesie, provare ad associare un significato e poi costruire una propria definizione di chiave. Se vogliono possono utilizzare una parte del testo della poesia, quello che a loro più interessa e più piace e da cui partire per progettare un prodotto finale da presentare. [DURATA 2 ORE]

Fase laboratoriale (3° fase): La classe viene divisa in tre gruppi.

La lettura dei testi da parte dei ragazzi non è semplice, ma molto stimolante, tanto che nella fase di autovalutazione, più d’uno ha scritto di aver molto apprezzato lo sforzo della ricerca di quanto l’autore volesse dire.

Il primo gruppo, avendo a disposizione il testo di Raymond Carver - Orientarsi con le stelle, sceglie di associare responsabilità e sentimento alla parola CHIAVE. Sviluppa questi concetti attraverso un cartellone associando al termine con questa riflessione:

“La chiave è tutto quello che protegge i tuoi segreti e garantisce la protezione dai pericoli. Si possono anche aprire porte o sentimenti. Bisogna però avere la responsabilità di usarle bene”.

Il secondo gruppo lavora sulla poesia di Giorgio Orelli - Per un componimento di Mario Villa, e immagina la chiave di un cancello che apre la possibilità di nuove esperienze. I ragazzi si lasciano aiutare anche dai loro ricordi. Realizzano un pop-up dove tridimensionalmente si ha la possibilità di immergersi in uno spaccato di vita quotidiana legata alla condivisione e all’incontro con l’altro.

Il terzo gruppo analizza un testo di Mark Strand - Sette Poesie. Con una serie di immagini prepara una presentazione PowerPoint con tutti i significati che per loro sono collegati alla parola CHIAVE: diversità e originalità - libertà - punizione - parola chiave - ricordati qualcosa - fantasia - chiave di accesso - uso sbagliato.

In particolare, viene messa in evidenza la relazione con il testo poetico quando, parafrasando, dice che la cicatrice ti ricorda la ferita, la ferita ti ricorda il dolore e ancora una volta stai male.
La cicatrice è vista come la chiave che ti permette di entrare nel ricordo di un dolore. [DURATA 5 ORE]

Fase valutativa (4° fase): il momento della presentazione delle definizioni e dei prodotti finali esprime l’impegno che i ragazzi hanno profuso in ogni fase del progetto ma anche il divertimento nella realizzazione, la fierezza di far parte di un gruppo oltre che la difficoltà di gestire una presentazione e la ripetizione e assimilazione di concetti. Questo testimonia la necessità e l’importanza di questo lavoro.

Al termine del percorso le insegnanti hanno proposto due momenti di autovalutazione, nei quali sono emersi elementi che mostrano quanto l’attività abbia stimolato il pensiero, abbia fatto riflettere sulla parola e sui testi, ma anche sul proprio modo di lavorare:

“Mi è piaciuto cercare di capire le strofe della poesia perché anche se io e un compagno siamo diversissimi e quando io davo una motivazione lui la contraddiceva e viceversa, a me divertiva perché alla fine trovavamo un “compromesso” che spiegava al meglio il significato della strofa.”

“Mi è piaciuto che da tante idee diverse è nato un prodotto solo condiviso da tutti. Ho imparato a lavorare in gruppo ascoltando le idee di tutti e a confrontarmi con persone diverse, più convinte o più dubbiose…”

“Ho imparato che da una cosa minuscola (come una chiave) può crescere un mondo.” [DURATA 1 ORA]

Quando: l’Unità di Apprendimento – in linea con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali (2012) riguardo gli obiettivi specifici di apprendimento – è stata inserita nella programmazione annuale 2021/22. È stata realizzata nel II quadrimestre.

Dove: Istituto Comprensivo Centro 3 – Secondaria di Primo Grado “G. Mompiani” di Brescia. Le attività sono state realizzate in presenza; solo gli esperti hanno dovuto partecipare in videochiamata. Gli incontri della fase laboratoriale si sono svolti nelle ore di lettere e prima delle restituzioni alcuni gruppi si sono trovati on line per aggiungere materiali, modificare o completare il lavoro.


Scheda di progettazione dell'Unità di Apprendimento Presentazione in formato PDF

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