Attendere prego...
CARMELA MORABITO - Il motore della mente - Memoria II

In questo breve ma chiaro testo Carmela Morabito inserisce un nuovo modello per pensare il funzionamento dei nostri fenomeni psichici. Il movimento determina così le nostre funzioni mentali, compresa quella della memoria.

La mente è ‘formata’ dai movimenti e per i movimenti (tradizionalmente invece semplicemente li pianifica); il movimento non è solo la mera esecuzione di comandi dei centri cerebrali superiori (la mente), ma – capovolgendo i termini della relazione – l’attività mentale stessa è concepita in funzione della produzione dell’azione; pensare equivale a decidere quale movimento realizzare successivamente.

Ne emerge una mente incorporata, una filosofia della mente basata sulla natura biologica, dinamica e integrata (temporale, storica) dell’organismo, che ‘inverte’ la concezione tradizionale (logico-astratta) dello sviluppo della mente e del comportamento in base a uno schema non lineare e propone (o meglio, come si vedrà tramite la ricostruzione storica, per molti versi ‘ripropone’) una concezione organicamente integrata nell’interazione globale dell’organismo col suo ambiente.

La mente è intrinsecamente un sistema motorio: il pensiero, la memoria, la conoscenza, la percezione, la coscienza, la motivazione, il significato, tutte le funzioni mentali nel loro complesso, affondano le loro radici in abilità motorie costruttive specie-specifiche.

Contro la concezione tradizionale di derivazione cartesiana si rivendica, in questo modo, la matrice biologica dei fenomeni mentali: contro il soggetto epistemico universale sul quale si è basata la filosofia moderna – un soggetto concepito non biologicamente, dunque separato dalla ‘realtà esterna’ che egli si porrebbe l’obiettivo di conoscere – si produce così una profonda trasformazione concettuale che radica le funzioni cognitive nella biologia e nella storia, nell’esperienza vissuta e condivisa, nella cultura. “Il cervello è concepito sempre più come uno strumento appositamente progettato per creare relazioni sociali, per favorire i rapporti umani e la socialità, letteralmente si ammala nella solitudine e nell’isolamento sociale”. E “la coscienza è rivolta verso gli altri”

 

Per inserire commenti devi autenticarti.
Nessun commento.