Attendere prego...
BYUNG-CHUL HAN - La società della stanchezza - Appartenenza

L’uomo moderno è nevrotico: la velocità e la necessità di essere “performante ad ogni costo” lo hanno reso iperattivo, allontanandolo sempre più dal suo ambito di appartenenza.

La società del lavoro si è individualizzata come società della prestazione e dell’azione. L’animal laborans tardo-moderno è tanto ricco di ego fin quasi a scoppiarne. Ed è tutt’altro che passivo. Se il soggetto rinunciasse alla propria individualità e si annullasse completamente nel processo della specie, avrebbe come minimo l’abbandono (Gelassenheit) di un animale. L’animal laborans tardo-moderno è, se considerato più esattamente, tutt’altro che animale. È iperattivo e ipernevrotico. Va cercata un’altra risposta alla domanda sul perché tutte le attività umane nell’epoca tardo-moderna degenerino nel lavoro e sul perché inoltre si arrivi a una tale frenesia nervosa.

La moderna perdita della fede, che riguarda non solo Dio o la vita ultraterrena ma anche la realtà stessa, rende la vita umana incredibilmente fugace. Essa non lo è mai stata come oggi. Non solo la vita umana è incredibilmente fugace, ma lo è anche in generale il mondo. Nulla promette di durare e mantenersi. A fronte di questa mancanza d’essere, sorgono nervosismo e irrequietezza. L’appartenenza alla specie avrebbe potuto far conquistare all’animale che lavora per sé un abbandono animale. L’io tardo-moderno, invece, è completamente isolato.

  • BYUNG-CHUL HAN - La società della stanchezza - Appartenenza  Scarica
Per inserire commenti devi autenticarti.
Nessun commento.