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BANSKY - Season’s greetings - Wall

Da outsider a insider.

Da atto di vandalismo a opera d’arte.

Dall’esposizione nei musei alla strada usata come “vetrina”.

Dalla ricerca della fama al mantenimento dell’anonimato.

Dalla parola del critico d’arte ai mass media.

Bansky è tutte queste cose insieme e indubbiamente si pone tra i fenomeni piu importanti e significativi della Street Art.

Il Graffitismo da cui prende ispirazione artistica la Street Art, nasce in America sul finire degli anni Sessanta sull’onda della contestazione giovanile, come espressione di protesta pacifica. Il muro piano piano diventa un nuovo mezzo per la comunicazione sociale. A partire dagli anni Settanta gli angoli e i muri delle citta (o i vagoni dei treni) cominciarono a riempirsi di figure, tag, firme, sigle pronte a rubare la nostra attenzione anche solo per un attimo. Tuttavia, ciò che differenzia la Street Art dal Graffitismo è la sua forma mutevole. La Street Art “usa” non solo i muri, ma anche cartelli stradali, monumenti, manifesti, semafori, treni, autobus, tutto quello che la città offre diviene mezzo per portare avanti il messaggio di sovversione. L’intera società è messa sotto processo: la globalizzazione, lo Stato, la Polizia, l’inquinamento, la politica, il mondo dell’arte, i mass media. Con la Street Art l’arte scende in strada trasformando gli angoli del nostro quotidiano in un fenomeno artistico. Banksy, è uno tra gli artisti che rappresenta al meglio questa nuova forma artistica: uomo invisibile, personaggio senza volto (forse sei artisti uno per ogni lettera del nome B – A – N – S – K - Y; forse il leader del gruppo musicale Massive Attack; forse uno studente dell’Accademia delle Belle Arti di Bristol, forse una donna) artista senza storia volontariamente riesce a stupire ogni volta con una guerrilla art unica.

Le prime opere di Bansky nascono in Inghilterra (a Bristol) a partire dagli anni Novanta; in breve tempo i suoi messaggi si sono diffusi in tutto il mondo. I suoi “attacchi” artistici dissacratori e sarcastici sono testimonianza di un messaggio pacifista, antirazzista, anticapitalista, antimilitarista. Banksy in breve tempo diviene il pioniere dei diritti umani, proponendo una nuova forma di comunicazione politica e sociale in grado di attirare l’attenzione e di durare piu a lungo. Molteplici sono i “muri” baciati dalle opere dell’artista britannico, moltissime le opere divenute famose al pari dei grandi artisti del passato. Propongo l’analisi di questa opera (tra le meno famose) che ci invita a riflettere sulle conseguenze dell’inquinamento sulla nostra salute. L’opera si divide in due parti: una parte visibile e una dark side. Nella parte visibile un bambino attende con giocosita infantile la caduta dei fiocchi di neve. Apre le braccia e con la lingua cerca di catturare i fiocchi che scendono dal cielo e in basso la slitta testimonia il momento di liberta del piccolo. La parte dark side cela invece un cassonetto della spazzatura dato alle fiamme. I fiocchi di neve non sono ghiaccio ma cenere prodotta dalla combustione di sostanze inquinanti. Non c’e gioco ma solo inganno. L’angolo del muro ha una funzione importantissima nel messaggio dell’opera perchè rivela quanto l’inquinamento sia nascosto e subdolo.

Oltre il muro c’è il messaggio, attraverso il muro arriva ai nostri occhi, dal muro si scolpisce dentro di noi.

 

 BANSKY - Season’s greetings

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