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ARCHITA di Taranto (IV sec a. C.) - Filosofo pitagorico - Silenzio/Rumore

Per la sperimentazione del modello PATHS – Per Parole nella scuola primaria sono stati utilizzati testi sia di letteratura per l’infanzia sia di filosofia. La lettura degli estratti ha permesso di raggiungere gli obiettivi specifici relativi alle materie di insegnamento. Gli insegnanti li hanno proposti in classe, fornendo agli alunni gli strumenti necessari per attuare strategie di analisi dei contenuti e di comprensione del testo.

In primo luogo, dunque, essi (i matematici antichi) osservarono che non ci può essere suono se non si produce un urto di cose tra loro. E l’urto - dicevano - avviene quando cose in movimento, incontrandosi, battono l’una contro l’altra; quando, dunque, cose che si muovono in direzione opposta si incontrano e si ostacolano a vicenda, oppure quando, movendosi nella stessa direzione, ma con diversa velocità, sono raggiunte dalle sopraggiungenti, allora urtandosi producono rumore. [Dissero poi che] molti di questi rumori non possono essere percepiti dalla nostra natura, alcuni a causa della debolezza dell’urto, altri a causa della grande distanza da noi, altri ancora anche a causa della loro grandezza eccessiva infatti non penetrano nel nostro orecchio i rumori troppo grandi, come anche nel collo stretto di un vaso, quando vi si versi qualcosa in massa, nulla vi entra.

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