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MARK STRAND - Tutte le poesie, Porto Oscuro

Il mondo esterno coi suoi eventi e quello interiore coi suoi vissuti dialogano, in questa poesia, determinando spazi da decifrare di volta in volta col bagaglio esistenziale di ciascun individuo.

XII

Così venne da sé, come il sole che copre

l’erba bagnata col suo sfolgorio e spinge il freddo

negli angoli bui della casa; dal silenzio

 

è venuto, e, visto che davvero non lo stavamo

spasmodicamente pregustando, attese un po’ sul

limite

della comprensione, crescendo d’importanza

 

e presenza ma ancora senza un messaggio

da consegnare, finché il vento non soffiò appena

e provocò sull’acqua increspature

 

straordinarie, e a quel punto per chissà quale

ragione,

sapemmo che

infine era arrivato – il senso che avremmo

tratto da tale apparizione, dal suo arrivo

improvviso,

da come occupando spazio spinse via ogni altra

cosa. E ora

il panorama del lago era carico

dell’arrivo di una nuvola il cui scopo

 

avremmo dovuto decifrare e usare

ai nostri fini, così da poter dire che era arrivata

per una chiarificazione ulteriore, una revisione

sostanziale,

 

mentre si slanciava in avanti, gettando un’ombra,

un senso vago, sul lago e su di noi,

che si sarebbe concluso in rifiuto o dubbio.

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