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ERIC J. HOBSBAWM - 2013, La fine della cultura. Saggio su un secolo in crisi d’identità, Rizzoli, PP. 183-184. - Identità

Se prendiamo il gruppo marginale della Boheme, gli intellettuali liberi non avevano nessuna identita sociale riconosciuta: erano considerati soltanto membri della borghesia colta (nelle parole di Keynes, “la mia classe, la borghesia colta”) o, al piu, come un sottogruppo della borghesia, come Bildungsburger o Akademiker. Non vengono descritti come un’entita collettiva di “in- tellettuali”, o “intellighenzia”, fino all’ultimo terzo del XIX secolo: a partire dal 1860 nella turbolenta Russia zarista e, quindi, in una Francia scossa dall’affare Dreyfus. In entrambi i casi, cio che sembrava renderli riconoscibili come gruppo era la combinazione di “attivita mentali” e interventi critici in politica. Anche oggi, il linguaggio corrente tende spesso ad associare le parole “intellet- tuale” e “in opposizione” (il che, ai tempi del socialismo sovietico, significava “politicamente inaffidabili”), per quanto cio non sia sempre corretto. Tuttavia, l’ascesa della cultura di massa e, di conseguenza, le poten- zialita propagandistiche dei nuovi media dischiusero inattese opportunita per gli intellettuali piu rinomati,
di cui anche i governi potevano servirsi. Persino a un secolo di distanza, e ancora imbarazzante ricordare
il famigerato manifesto dei novantatre intellettuali tedeschi, e quelli analoghi dei loro colleghi francesi
e britannici, formulati per dare un appoggio a livello spirituale alle decisioni dei loro rispettivi governi, im- pegnati nella Prima guerra mondiale. Cio che rendeva preziose queste sottoscrizioni non era la loro compe- tenza sul piano degli affari pubblici, bensi la reputa- zione di cui godevano come scrittori, attori, musicisti, scienziati naturali e filosofi.

Il Novecento – il “secolo breve” –, con le sue rivolu- zioni e le sue guerre di religione ideologica, sarebbe diventato l’era caratteristica dell’impegno politico degli intellettuali, che non solo avrebbero difeso le loro cause nell’epoca dell’antifascismo e poi del so- cialismo di Stato, ma che sarebbero stati riconosciuti da ambo le parti come pesi massimi dell’ingegno sul piano del confronto pubblico.

  • ERIC J. HOBSBAWM - 2013, La fine della cultura. Saggio su un secolo in crisi d’identità, Rizzoli, PP. 183-184.  Scarica
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