Marie Sklodowska Curie, insignita per due volte del premio Nobel - nel 1898 per la Fisica insieme al marito Pierre e all’amico Henri Becquerel e nel 1911 per la Chimica, espresse in diverse occasioni il proprio pensiero riguardo al ruolo della scienza e al lavoro degli scienziati: è possibile porre dei limiti alla libertà della ricerca scientifica? Può la scienza essere asservita a interessi particolaristici e utilitaristici?
“Non dobbiamo dimenticare che quando l’elemento radio venne scoperto nessuno sapeva che si sarebbe rivelato utile negli ospedali. Era un lavoro di pura scienza. E questa è la prova che il lavoro scientifico non deve essere considerato dal punto di vista della diretta utilità dello stesso. Deve essere svolto per se stesso, per la bellezza della scienza, e poi c’è sempre la probabilità che una scoperta scientifica possa diventare come il radio un beneficio per l’umanità.”
Copyright: Time Life Pictures |
Marie Curie ritratta nel suo laboratorio di analisi, quale luogo privilegiato di sperimentazione scientifica |
- MARIE SKŁODOWSKA - Curie (1867-1934) Scarica
-
il [[post.post_date]] alle [[post.post_time]]
-
il [[subpost.post_date]] alle [[subpost.post_time]]
-