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Viaggio II

L’applicazione del modello didattico PATHS è uno stimolo allo sviluppo e all’esercizio del pensiero critico attraverso l’arricchimento semantico delle parole spesso di uso comune, come quella scelta per le nostre classi.

La classe coinvolta nel progetto è la 1A della Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Mompiani” di Brescia.

L'Unità di apprendimento è stata svolta con la docente di Lettere. Il percorso è stato realizzato partendo dall’intervento on line dagli esperti INDIRE, con una iniziale fase di brainstorming proseguita con il lavoro in classe, a gruppi, per la lettura dei testi; successivamente si sono affrontate la fase dialogica, la costruzione della definizione di viaggio e del prodotto finale, concludendo con la restituzione agli esperti (purtroppo sempre on line a causa delle restrizioni sanitarie). Si è scelto di partire dalla classe prima, ad inizio secondo quadrimestre, per stimolare la capacità dialogica di alunni e alunne che stanno ancora costruendosi come gruppo ed aiutare così, con un lavoro condiviso e un compito autentico, ad aumentare il senso di appartenenza.

Come: il percorso didattico si è articolato nelle 4 fasi proposte dall'approccio filosofico PATHS - Per Parole:

Fase preparatoria/esplorativa: gli esperti propongono la parola VIAGGIO come elemento da esplorare in tutte le sue possibili sfaccettature. Dopo aver scelto un ragazzo che scriva alla lavagna i concetti che emergeranno dalla classe, comincia il brainstorming. Man mano procedono gli interventi, lo schema alla lavagna si arricchisce di molteplici significati, grazie ai contributi di gran parte della classe; anche chi sta in silenzio segue con attenzione. In alcuni casi i ragazzi e le ragazze approfondiscono con argomentazioni quanto si viene esprimendo: il viaggio è prevalentemente quello che si fa fisicamente, spostandosi da un luogo all’altro, generalmente per divertimento, e poi si torna. Si dibatte su quale sia il momento migliore del viaggio: il ritorno per molti, perché si apprezza ancora di più la propria casa, il proprio cibo e chi ci attende; per altri il viaggio stesso, quando ci si sofferma, si prende del tempo per godere di ciò che ci circonda, e per altri ancora il restare, il soffermarsi alla meta, magari per molto tempo. Ma il viaggio è anche cambiamento, desiderio, felicità, vacanza, affezionarsi, ammirare, conoscere. E ancora, con un netto cambio di prospettiva, il viaggio si fa mentale, viaggiare col pensiero o nei ricordi. Infine, l’ultima idea annotata:” Il viaggio diventa la vita”.

Il brainstorming si chiude con la formulazione e la scrittura sui quaderni di una prima definizione di viaggio, emersa dalle riflessioni fatte insieme:

VIAGGIO è un’esperienza formata da più elementi: la partenza, l’arrivo in un luogo, la permanenza e il ritorno. Per ciascuno di noi ogni elemento può avere un’importanza diversa.”

Durante la fase di distribuzione dei testi scelti, i ricercatori di INDIRE presentano i quattro scrittori in modo chiaro e semplice, senza dare indizi su quale sfumatura di significato ciascun gruppo troverà nel testo assegnato.

Le ragazze e i ragazzi vengono divisi in quattro gruppi, a ciascun gruppo viene assegnato un solo testo e ciascun gruppo riceve due indicazioni fondamentali per il lavoro che seguirà:

  1. Non si deve fare l’analisi testuale, ma comprendere il significato di “viaggio” che l’autore o l’autrice danno nel testo.
  2. Nella fase di dialogo il testo deve diventare un nostro compagno, con la sua opinione, di cui dobbiamo tenere conto, ma con cui possiamo concordare o meno. [DURATA 2 ORE]

Fase laboratoriale: i gruppi sono organizzati per livelli, in modo da permettere a ciascun componente di partecipare attivamente al lavoro, sia nella fase di dialogo sia in quella della progettazione e della costruzione del prodotto.

I testi sono assegnati dalla docente. Ciascun gruppo ha una copia del testo per ogni componente. La consegna è la seguente:

  1. leggere il testo. Condividere le proprie opinioni e quella dello scrittore per formulare una definizione di viaggio;
  2. trovare un modo per presentare la propria idea di viaggio (canzone, poesia, fumetto, riflessione, disegno, video, intervista, audio, fotografia, ...) e realizzarlo;
  3. provare a esporre/presentare il proprio prodotto.

I punti 1 e 2 hanno richiesto tempi diversi a seconda dei gruppi; il lavoro è stato suddiviso in quattro moduli da 1h-1h-1h-2h.

Cinque minuti prima della conclusione di ogni modulo l'insegnante ha chiesto di riflettere su COME si è lavorato fino a quel momento insieme e di scriverlo sul quaderno. Le riflessioni vanno dalla difficoltà della comprensione del testo, a quella di lavorare insieme, ma da quasi tutti i gruppi emerge una progressiva immersione, un generale coinvolgimento nella progettazione, scelta e chiarificazione delle idee e delle proposte, oltre che di soddisfazione per il prodotto finito e la proposta complessiva. [DURATA 5 ORE]

Fase valutativa: alla presenza in video degli esperti, i quattro gruppi hanno a turno presentato il proprio lavoro. Ciascun elemento del gruppo ha avuto un ruolo nella presentazione, che era stata progettata insieme.

Il primo gruppo ha realizzato un cartellone su cui aveva incollato un fumetto/intervista realizzato con un’app e stampato, in cui un presentatore va in diversi luoghi a chiedere alle persone cos’è per loro il viaggio, oltre alla definizione della parola viaggio elaborata dal gruppo.

Il secondo gruppo ha realizzato un cartellone interamente disegnato a mano, con parti realizzate a casa, che raffigura una strada percorsa da un’auto carica di bagagli; mentre viaggia, l’auto perde alcuni bagagli che si aprono rivelando il loro contenuto: sono le parti di me che restano nel posto che ho visitato.

Il terzo gruppo ha realizzato un prodotto al computer, un insieme di elementi di riflessione personale: un disegno con didascalia: “il viaggio è anche un pit-stop: ti fermi guardi il sole, tieni la mano a chi vuoi bene e riparti.” Due brevi testi: “Viaggio, l’ultimo viaggio che ricordo è in auto per andare a fare il tampone…”, “...se ci rifletto non so cos’è un viaggio veramente: è in modo diverso per tutti? Un viaggio fisico o pensiero?”

L’ultimo gruppo ha scelto una restituzione concreta: uno zaino, contenente un oggetto che portava con sé un significato, per ciascuna componente del gruppo: un cappello, un telefono, un libro e un paio di occhiali, per rivedere con occhi nuovi “tutte le cose belle che mi sono persa durante il viaggio”.

Per la valutazione formativa è stata utilizzata dall’insegnante una tabella di osservazione, durante tutte le fasi del lavoro; è stato valutato il percorso del lavoro nei gruppi, compreso il prodotto finale, ed anche l’autovalutazione chiesta ai ragazzi e alle ragazze al termine del percorso. [DURATA 1 ORA]

Quando: l’Unità di Apprendimento – in linea con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali (2012) riguardo gli obiettivi specifici di apprendimento – è stata inserita nella programmazione annuale 2021/22. È stata realizzata nel mese di febbraio, nell’arco di una settimana.

Dove: Istituto Comprensivo Centro 3 – Secondaria di Primo Grado “G. Mompiani” di Brescia. Le attività sono state realizzate in presenza; solo i ricercatori hanno dovuto partecipare in videochiamata. Gli incontri della fase laboratoriale si sono svolti nelle ore di lettere e prima delle restituzioni alcuni gruppi si sono trovati on line per aggiungere materiali, modificare o completare il lavoro.


Presentazione in formato PDF Scheda di progettazione dell'Unità di Apprendimento

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