La classe coinvolta nel progetto è la IIB della Scuola Secondaria di Primo Grado G. Mompiani-Istituto comprensivo Centro 3 di Brescia. L’Unità di apprendimento ha preso avvio Lunedì 5 Dicembre e si è conclusa Mercoledì 14 Dicembre 2022. All’interno della settimana gli alunni hanno avuto a disposizione qualche ora per la fase laboratoriale, che è stata condotta in parte anche al di fuori dell’orario scolastico. L’applicazione del modello didattico PATHS mira allo sviluppo di competenze, abilità e conoscenze riguardanti il contrasto all’impoverimento linguistico e il rafforzamento del pensiero critico. Entrambi questi aspetti passano per una iniziale fase di brainstorming e fasi successive di analisi testuale e di cooperative Learning svolta in autonomia dagli studenti.
Come: il percorso si è articolato nelle 4 fasi proposte dall’approccio filosofico PATHS - Per Parole. La fase preparatoria è avvenuta tramite il brainstorming e la conversazione fra gli studenti e i ricercatori dell’INDIRE, nella fase esplorativa sono stati presentati alla classe 4 testi, si è poi chiesto agli alunni di scegliere il o i testi (massimo 2) con cui avrebbero desiderato istituire una sorta di dialogo, con l’autore come interlocutore, osservando soprattutto che uso avesse fatto della parola immaginazione e quali riflessioni avesse proposto rispetto all’accezione data a quella parola; in base alle loro scelte sono stati costituiti 3 gruppi di studenti e ad ogni gruppo è stato dato il testo o i testi scelti, affinché potessero rileggerli e parlarne. E’ seguita poi la fase laboratoriale nella quale in ogni gruppo si è contrattata una definizione condivisa del termine e si è dovuto pensare a come restituire la definizione trovata. Il 14 Dicembre si è tenuto l’incontro conclusivo (fase valutativa) nel quale i gruppi hanno condiviso con i compagni, l’insegnante e il dottor Francesco Vettori dell’INDIRE i loro elaborati.
Fase preparatoria/esplorativa: tramite il brainstorming e la conversazione sono emersi alcuni interrogativi e alcune caratteristiche, ascrivibili al significato e al campo semantico della parola Immaginazione: Immaginazione e fantasia sono sinonimi? Oppure la prima può essere legata alla realtà e la seconda no? La parola contiene un’altra parola, “Immagine”, ma l’immagine può essere concreta, ad esempio una foto, l’immaginazione è “nella mente”, forse, allora, la fantasia interviene con l’immaginazione, ma non sono la stessa cosa; l’immaginazione è collegata alla creatività; l’immaginazione può essere voluta o non, ad esempio nei sogni, anche in quelli ad occhi aperti; si può immaginare anche qualcosa di brutto, però può essere d’aiuto per sapere come poter rispondere a una situazione negativa, avendola immaginata prima…quindi immaginare può essere una forma di conoscenza; a volte si immagina qualcosa che poi succede davvero e questo spesso genera stupore; non sempre è facile comunicare agli altri ciò che si immagina, lo si può fare con le immagini, mimando o recitando; l’immaginazione è parzialmente “stimolabile”, ad esempio se un testo è inventato o fantastico è più facile usare l’immaginazione; comunque è più faticoso immaginare se si è obbligati a farlo, meno se si è liberi, “Più sei libero, più è facile immaginare”; leggere aiuta l’immaginazione; a scuola si immagina soprattutto quando si disegna, quando si legge e quando si scrive; quale potere può avere l’immaginazione? Può aiutarci a cambiare la realtà, ad esempio cambiando delle regole, o pensando a delle alternative, ma può aiutarci anche ad evadere dalla realtà, “Quando ti annoi, ti distrai e pensi ad altro”. [DURATA 2 ORE]
Fase laboratoriale: nell’incontro successivo sono stati indicati i testi dai ricercatori; successivamente l’insegnante li ha letti in classe e si è cercato insieme agli studenti di identificarne il “focus” rispetto alla parola “immaginazione”, si sono quindi rilevati alcuni aspetti: attraverso l’immaginazione ci si può costruire una “gabbia” o al contrario aiutarci a liberarcene; a volte la realtà supera l’immaginazione, infatti si dice “Oltre ogni immaginazione” per indicare qualcosa che stupisce; l’immaginazione può aiutarci a comprendere le emozioni degli altri e a viverle (“immaginazione affettiva”); l’immaginazione è potente, si manifesta anche quando una persona non vuole, ad esempio nei sogni.
La classe è stata divisa in 3 gruppi, ad ogni gruppo sono stati forniti il o i testi scelti, con l’indicazione di confrontarsi con esso in qualità di interlocutore e poi, rivedendo quanto emerso sia durante il brainstorming, sia nei momenti che sono seguiti, proporre una sorta di definizione del termine, esplorandone le sfaccettature ed elaborandola attraverso la riflessione e la progettazione relativa alla modalità di restituzione scelta dal gruppo: disegno, slide, pensieri scritti, rappresentazione, video. [DURATA 3 ORE]
Fase valutativa: i tre gruppi hanno, dopo la lettura, identificato il concetto centrale che, a parer loro, essa forniva, poi hanno scritto una definizione condivisa del termine, integrando quanto emerso dal brainstorming, quanto dal brano, quanto dalla propria esperienza. E’ stato poi scelto il tipo di elaborato nel quale inserire ciò che ritenevano maggiormente significativo rispetto alla definizione concordata: un gruppo ha scelto di presentare in digitale alcune frasi relative all’immaginazione accostandovi un’immagine per ognuna; un altro ha costruito una sorta di teatrino, creando una breve rappresentazione muta, accompagnata dalla declamazione della definizione concordata (“L’immaginazione ti rende libero perché ti fa dimenticare le cose brutte che hai intorno. Puoi immaginare quello che vuoi, quello che desideri. Puoi immaginare quello che ti fa star bene, quello che ti rende felice. Le cose che ti rendono te stesso. L’immaginazione crea un mondo tutto tuo”); il terzo ha disegnato su entrambe le facce di un cartoncino un’immagine, ha poi diviso in tessere il supporto, in questo modo, girando una o più tessere si poteva variare l’immagine, mentre attraverso la disposizione delle tessere si costituivano la prima immagine, poi la seconda e infine quella nata dalla “mescolanza” delle tessere, uno studente leggeva la definizione (accento sulla connessione immaginazione-fantasia-ispirazione e sulla possibilità che le immagini e le idee che da esse nascono possano essere belle, ma anche “brutte”, in tal caso diventano gabbie, “difficili da scacciare, perché non si sa sempre riconoscere cosa ti rinchiude”, o addirittura possono guidare le azioni). In tutti gli elaborati sono stati utilizzati sia il canale verbale, sia quello visivo, a questo proposito durante la fase laboratoriale i ragazzi e le ragazze avevano osservato come l’immaginazione possa avere la caratteristica di “unire” sia le persone, sia i sensi e le facoltà. [DURATA 1 ORA]
Quando: l’Unità di di Apprendimento – in linea con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali (2010) riguardo gli obiettivi specifici di apprendimento – è stata inserita nella programmazione annuale 2022/23.
Dove: IC CENTRO 3 - Secondaria “G. Mompiani” – di Brescia. Le attività sono state realizzate in presenza per la classe e l’insegnante, gli esperti INDIRE sono intervenuti in videoconferenza sia nella fase preparatoria sia nella fase valutativa.
Presentazione in formato PDF Scheda di Progettazione dell'Unità di Apprendimento
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