L’immaginazione ci fa capire che il coccodrillo è solo frutto della fantasia. La capacità di immaginare permette così di creare qualcosa che va oltre ogni limite.
«È mai possibile?» gridai con comprensibile stupore. «Davvero il coccodrillo è completamente vuoto?».
«Completamente» rispose Ivan Matvei in tono severo e autorevole. «E con ogni probabilità lo è in base alle leggi della natura stessa. Ha soltanto fauci munite di denti affilati e, oltre alle fauci, una coda notevolmente lunga – ecco tutto. Nel mezzo, fra le due estremità, c’è uno spazio vuoto rivestito di qualcosa simile al caucciù, sì, molto verosimilmente si tratta proprio di caucciù».
«E le costole, e lo stomaco, e l’intestino, e il fegato, e il cuore?» lo interruppi quasi con rabbia.
«N-niente, non c’è assolutamente niente del genere, ed è probabile che non ci sia mai stato. È soltanto l’oziosa fantasia di sprovveduti esploratori. Esattamente come si gonfia un cuscino emorroidale, io ora gonfio il coccodrillo con la mia persona. È elastico oltre ogni immaginazione.
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