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Piacere

La classe coinvolta nel progetto è stata la 3D del Liceo Regina Margherita di Torino. L'Unità di apprendimento è stata svolta principalmente in DaD a causa della pandemia da Covid-19 e, quando possibile, con parte della classe in aula ma interfacciandosi sempre via web coi tutor di INDIRE.

L'unità di apprendimento si è sviluppata in 4 momenti, seguendo l'approccio filosofico PATHS - Per Parole.

Come: il percorso didattico si è articolato nelle 4 fasi proposte dall'approccio filosofico PATHS - Per Parole.

Fase preparatoria/esplorativa: la parola “piacere” è stata discussa secondo varie direzioni. Il piacere come felicità e appagamento (interiore e fisico) viene subito contrapposto al dolore e alla sofferenza. Alcuni studenti, però, ampliano l’orizzonte della discussione chiedendosi in che modo il piacere è legato al desiderio e se sia una esperienza individuale (come suggeriva la filosofia di Epicuro) o piuttosto un bene che possa essere cercato insieme ad altri. In questa direzione, muove anche l’idea che il piacere debba essere percepito “in equilibrio” con il dovere, che caratterizza l’aspetto sociale dell’essere umano. La fase si conclude con la spiegazione dei testi scelti da INDIRE che arricchiscono il dialogo con alcuni spunti filosofici. [DURATA 2 ORE]

Fase laboratoriale: i gruppi, dopo aver letto tutti i testi messi a disposizione, devono riflettere su uno dei testi che il docente ha scelto rispetto alla proposta di INDIRE. Il metodo di lavoro è il seguente: gli studenti leggono il testo e discutono nel gruppo dell’idea personale di “piacere” che ognuno di loro avverte. [DURATA 2 ORE]

Fase valutativa: sono formati 5 gruppi. Il primo introduce la sua riflessione partendo dal testo di Leopardi, da un piacere pessimista, che si incontra dopo la tempesta. Scelgono una citazione di J.K. Rowling per rappresentare il proprio punto di vista: “la felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda [...] di accendere la luce”. Il secondo gruppo discute del testo di Seneca e dell’arte di essere felici e di vivere a lungo. Il piacere viene collegato alla felicità, come capacità di giudicare in modo giusto e soprattutto con una mente libera dal male, cioè dal desiderio. Seneca affermava che “non si può definire felice chi si trova fuori dalla verità”. In questo senso, per il gruppo la felicità è un equilibrio (dinamico) tra verità e desiderio. Il terzo gruppo parte dal testo di Sant’Agostino e ne individua le parole chiave: sofferenza, passione, compassione, follia. In questa dimensione, secondo gli studenti si colloca il piacere: esso, nelle loro conclusioni, è un sentimento che proviamo quando qualcosa ci scuote dentro. E dunque, tutto ciò che ci colpisce, è fonte di piacere; come affermava Sant’Agostino: “è il piacere della compassione che mi fa amare il dolore”. Il quarto gruppo ritiene il piacere, partendo dall’Etica Nicomachea di Aristotele, il senso di soddisfazione e di divertimento che ognuno di noi deve ricercare per sentirsi felice. In questa riflessione, il piacere è il sostengo, la stampella della nostra vita. Non serve chiedersi che cosa significa “piacere”, né tentare di definirlo: dobbiamo vederlo alla luce dell’utilità che riveste nella nostra vita. L’ultimo gruppo non concorda con la definizione data da Platone: il piacere non è proprio dell’anima, è una specie di secondo scheletro, un sostegno del corpo. L’anima è infatti parte integrante del corpo, è fusa in esso e per questo proviamo piacere. Alla fine della presentazione dei gruppi, gli studenti hanno condiviso un feedback molto positivo su questa attività che aiuta a soffermarsi intorno alle parole e a farle proprie. [DURATA 2 ORE]

Quando: l’Unità di Apprendimento – in linea con quanto previsto dalle Indicazioni Nazionali (2010) riguardo gli obiettivi specifici di apprendimento – è stata inserita nella programmazione annuale 2020/21.

Dove: Liceo Regina Margherita di Torino. Gli incontri in classe e online sono stati svolti con sistemi di videoconferenza e di messaggistica istantanea. La creazione di classi virtuali ha permesso – assieme ai servizi di messaggistica utilizzati in autonomia dagli studenti – di condividere i materiali e gestire i momenti di confronto tra pari tanto in modalità sincrona quanto in modalità asincrona.


Presentazione in formato PDF Scheda di progettazione dell'Unità di Apprendimento

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